STUDI SULLE TETRADI NEL MODO MAGGIORE parte II.

Il  metodo applicato per la costruzione degli studi che seguiranno sarà quello di cambiare l’ordine delle note presenti nella tetrade.  Possiamo ottenere degli schemi in cui gestire questo ordine, tanto da avere sei esercizi con la tonica al basso, sei con il primo rivolto (3^ al basso), sei con il secondo (5^ al basso) e altri sei con il terzo rivolto (7^ al basso).

Gli studi che seguono partono dal primo schema proposto, tonica al basso. Il primo dito si sposta sempre sulla III corda sia nella fase ascendente che in quella discendente.

 

Nello studio 12, le diteggiature si fanno meno meccaniche. Sarà necessario operare spostamenti ogni due quarti alternando le corde II-III-II-I. 

Nel 13 alterneremo le corde II-III-I-II.

Nel 14 e nel successivo, la tonica C, sarà quella presente in IV corda ( tasto VIII).  Anche in questo caso ci sposteremo ogni due quarti dopo le prime due misure proposte a mano ferma.

 

Per alcuni studi sarà necessario utilizzare delle diteggiature con allargamenti, queste sono molto efficaci. In velocità consentono meno spostamenti, dunque,  più note a mano ferma.

C’è da considerare l’importanza della diteggiatura, ovvero, il criterio con cui decidiamo di arrivare su una nota con il quarto  piuttosto che con il primo dito. La scelta è sempre riferita a ciò che accadrà subito dopo. Se stiamo costruendo una linea che deve tornare sui toni gravi sarà comodo arrivarci con il quarto dito in modo da chiudere, con moto discendente, la frase. Se intendiamo procedere verso i registri acuti, si potrà utilizzare il primo dito in modo da salire articolando con le altre dita. In fine la scelta, delle diteggiature aperte o strette, è relativa alla densità di note presenti nella frase che costruiamo, tenendo presente che, su una corda, possiamo coprire un arco di due toni/due toni e mezzo, sia in modo diatonico che cromatico.

Buon lavoro!